Mercoledì, 30 Gennaio 2013 18:39

Commercio in crisi: La politica regionale sarà ancora assente?

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La profonda crisi che il commercio sta attraversando non è soltanto il frutto di politiche nazionali eccessive o della crisi economica mondiale, ma è anche la conseguenza di politiche sbagliate, anche in ambito locale, A nostro avviso " sul banco degli imputati vanno messe anche le politiche locali regionali ( della Regione Molise) sbagliate, quando esistenti, se non addirittura assenti". Oggi più che mai, proprio nel pieno di una campagna elettorale, sia nazionale che regionale, ci sentiamo in dovere di unirci alla "protesta" che tutti gli operatori del terziario e delle piccole e medie imprese, in particolare, stanno elevando, da qualche tempo, contro la crisi del commercio.  A nostro modesto avviso, se la crisi è un dato incontrovertibile a livello nazionale, a livello regionale è invece imputabile anche al disinteresse della Regione. Il Molise conosce ormai da tempo la "vergogna" ed il peso di una narrazione politico-amministrativa totalmente al di fuori  della realtà, laddove la vocazione commerciale delle nostre realtà cittadine (almeno per quando riguarda Campobasso, Isernia, Venafro , Termoli, Bojano e Larino) non solo è stata trascurata ed ignorata, ma addirittura spesso vissuta come un "fastidio". Basta vedere, su tutto, ma non è certo l'unico esempio, ( e lo andiamo dicendo da tempo) la tristissima parabola discendente del centro murattiano di Campobasso, diventato l'emblema di troppi anni di politiche fallimentari in materia di commercio e di "grande distribuzione". In questo contesto, non solo condividiamo il malumore dei commercianti, delle imprese artigiane e di tutte le p.m.i. che chiedono giustamente alla politica un impegno concreto, ma ci diciamo convinti, ad esempio, che gli sgravi fiscali, la diminuizione del costo del lavoro, l'accesso più agevolato al credito e lo snellimento reale degli adempimenti burocratici debbano essere azioni preminenti del prossimo Governo nazionale. Dall'altra, riteniamo che occorra incalzare sulle proprie responsabilità chi amministrerà la Regione Molise nei prossimi cinque anni. In sostanza, ci sembra paradossale, da parte di tutti i candidate alla Presidenza della Regione , fare proclami e programmi, senza sentire i rappresentanti delle categorie del terziario, senza avere ben presente quali possano essere le possibili soluzioni e gli interventi da attuare per "risollevare il settore" e far ripartire, di conseguenza, l'economia regionale. In conclusione sentiamo di poter sostenere che la "politica" in generale – di qualsiasi colorazione – dovrebbe avere maggiore rispetto per i cittadini, i lavoratori, a partire proprio dagli operatori del commercio e delle p.m.i. più in generale, che rappresentano il tessuto trainante di questa realtà territoriale molisana, da troppi anni abbandonati a se stessi nella più profonda solitudine.

Luigi Zappone

Confimpresa Campobasso

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