Venerdì, 07 Settembre 2012 08:30

Vendita di tabacchi - si va verso il commercio illegale

Scritto da 

Queste le conseguenze sulla vendita delle bionde: contrabbando e commercio illegale, oltre alla perdita di numerosi posti di lavoro.

Il parere di Confimpresa Molise

La Commissione europea si appresta ad approvare la riforma sulla vendita delle sigarette. La bozza di risoluzione che la Direzione generale sanità e consumatori della Ue si prepara a trasmettere al Consiglio e al Parlamento europeo, contempla un pacchetto di misure destinato a cambiare sostanzialmente la vendita di tabacchi. Una prima, immediata,riflessione che ci viene da fare  estrinsecare, come associazione delle imprese, che annovera anche la categoria dei rivenditori e dei produttori di tabacco, è quella relativa al rischio di incentivare il commercio illegale di sigarette. Le esperienze del passato ci ricordano che il contrabbando delle “bionde” pesava già  in misura percentuale non indifferente  rispetto alle vendite legali, con circa 3  miliardi di bionde di dubbia provenienza e qualità. Siamo convinti che, con le nuove misure che l’Europa si appresta a introdurre, si rischierebbe un boom di vendite illegali: come è accaduto in altri Paesi a calare ed a perdere posti di lavoro sarebbero solo i tabacchi commercializzati legalmente nelle rivendite autorizzate. A rischio c’è una parte consistente degli occupati nel canale delle tabaccherie che dà  lavoro a circa 150mila persone, oltre a  I dei 53mila addetti che lavorano nella tabacchicoltura,in tutto potrebbero rimanere per strada quasi  60mila persone.

Le risoluzioni previste nella bozza predisposta dalla Dgsanco punti che minacciano di terremotare l’intero settore in Europa, oltre a non portare benefici concreti al settore, anche in termini di tutela della salute, rischia solo di stravolgere lo stesso. Che significato ha, infatti, prevedere – ad esempio - un unico formato di pacchetto, quello delle classiche Marlboro ed abolire le slim, le «lunghe» e i pacchetti da 10? Sicuramente vi è la convinzione erronea, che ad acquistare queste confezioni, che si vogliono abolire,siano i giovani, mentre più d’una ricerca ha dimostrato che i maggiori acquirenti sono quanti cercano di fumare meno. O di smettere. A nostro avviso si tratta solo di misure demagogiche e del tutto inutili che finiranno per ridurre le entrate degli Stati e getteranno sul lastrico un cospicuo numero di lavoratori nel settore della vendita al dettaglio. Resta da chiedersi se chi “studia queste riforme” si pone il problema della sicura alimentazione della criminalità organizzata, senza che vi siano (almeno…) effetti positivi sulla salute dei cittadini europei. Quello che possiamo assicurare è che Confimpresa sarà vigile ed attenta sull’evolversi della “riforma” avendo a cura gli interessi generali dei lavoratori del settore.

Luigi Zappone

 
  

Confimpresa Campobasso

Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.