Credito Confimpresa

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Martedì, 03 Dicembre 2013 13:36

Il rating

Il rating esprime la capacità di ripagare un debito da parte di un’impresa.
Gli enti che attribuiscono il rating alle imprese sono:

  • le società di informazioni commerciali;
  • le banche;
  • le rating credit agency.

IL RATING ATTRIBUITO DALLE BANCHE


Il rating di una banca valuta essenzialmente il grado di rischio dei prestiti a imprese e famiglie, i cosiddetti impieghi.
Il ruolo storico della banca è stato quello di raccogliere il risparmio in senso lato, per prestarlo per investimenti aziendali (smobilizzo crediti, scorte di magazzino, macchinari, immobili industriali e commerciali, etc.) e privati (mutui prima casa, credito al consumo).
Infatti, l’attuale rigidità nella concessione di liquidità dal sistema bancario, che ha messo in crisi le imprese, è derivata da questa propensione, con conseguente abbassamento del rating.
Parlando specificamente di rating attribuito dalle banche alle imprese, lo si può definire come una valutazione quantitativa e qualitativa, che tiene conto sicuramente del valore intrinseco dell’impresa, ma prima di tutto e soprattutto tende a valutare la qualità del rapporto bilaterale.
Per esempio, se la stessa impresa è affidata da due banche, ipotizzando che con la prima, nell’ambito del rapporto sbf si siano verificati numerosi insoluti, avremo sicuramente un rating non brillante. Per contro, se nel rapporto sbf con la seconda banca non si fossero verificati insoluti,avremo sicuramente un rating tendenzialmente positivo. In sintesi, si può affermare che il rating espresso dalle banche non è solo un voto sul valore dell’azienda, ma anche una valutazione sull’andamento del rapporto.
Proprio per questa ragione, il rating delle banche ha una valenza esclusivamente “interna” e può variare da a banca a banca perché ogni banca ha i propri criteri di determinazione. E’ bene che ciascuna azienda chieda alla banca di conoscere il proprio rating, analizzando i punti di criticità e intervenire per migliorarlo ove possibile o prevenire situazioni  peggiorative.

Corrado Panziera (Ragioniere commercialista)

Ufficio Credito Confimpresa

Sabato, 23 Novembre 2013 10:06

Il leasing - Credito in pillole

Un diffuso strumento per finanziare beni mobili e immobili.

Con il contratto di leasing,  il locatore concede all'utilizzatore il diritto di servirsi di un bene, a fronte del pagamento di un canone periodico. Il primo canone corrisposto è maggiorato (maxicanone iniziale), poi i canoni sono costanti (rate). Alla scadenza del contratto, e' prevista per l'utilizzatore la facolta' di acquistare il bene stesso, previo esercizio dell'opzione di acquisto, comunemente chiamato riscatto, con il pagamento di un prezzo prefissato.

Esistono tre tipologie di leasing:

  1. leasing finanziario, o operativo è la tradizionale forma di locazione finanziaria;
  2. il mini leasing strutturato per beni di modico valore (>  € 1.500,00), è anche un interessante strumento commerciale per chi commercia beni di modico valore;
  3. lease-back è la vendita e contestuale acquisto in leasing di un proprio cespite allo scopo di reperire liquidità in alternativa al mutuo ipotecario.

La scelta del leasing deve tenere conto di due ulteriori aspetti:

  • il costo del bene e' soggetto a I.V.A. (anche nel caso di immobili);
  • il bene rimane di proprieta' della societa' di leasing fino al riscatto quindi non compare in bilancio tra le immobilizzazioni con eccezione delle societa', che adottano i criteri IAS, secondo i cui  il bene va inserito fra le immobilizzazioni e il debito residuo nel passivo.
  • Il leasing consente una più veloce deduzione fiscali dei costi.

Tipologie di leasing

In base alle caratteristiche del bene oggetto del contratto abbiamo:

  • il leasing automobilistico per autoveicoli;
  • il leasing strumentale per macchine utensili, impianti tecnico-produttivi, attrezzature, arredi, etc.;
  • il leasing immobiliare per immobili costruiti e da costruire;
  • il lease back per immobili, impianti, marchi, brevetti, etc.

Difetti: tassi medio alti.

Ristrutturazione del debito di un'impresa

E’ una operazione di ristrutturazione del debito che permette di sostituire le passività sul breve periodo con mutui chirografi al fine di rientrare con comode rate in un alcuni anni.

Possono essere garantiti da consorzi fidi e ottenuti a tassi più vantaggiosi rispetto a quelli praticati dalle banche sul breve, concorrendo al miglioramento del rating bancario.

Interessante la simultaneità delle operazioni di consolidamento con acquisto di beni strumentali al fine di ottemperare in un'unica pratica diverse operazioni finanziarie.

Difetti: tempi di attuazione di alcune settimane, specie con l’intervento dei confidi, in quanto occorrono sia la delibera della banca e quella del Consorzio fidi.

Metodo di finanziamento per le imprese ad un tasso d'interesse vantaggioso

Operazione di semplice realizzazione e basso costo, i mutui sono detti chirografari quando non sono assistiti da garanzie ipotecarie. 

Sono destinati a finanziare tutti gli acquisti, e al consolidamento di passività correnti sul breve periodo. Generalmente l'importo minimo del mutuo e' di Euro 10.000, con un ammortamento da 2 a 5 anni, a tasso fisso o variabile rimborsato con rata mensile, trimestrale o semestrale.

L'erogazione avviene in unica soluzione; è' possibile ottenere una fase di pre-ammortamento  per 2 anni al massimo, in cui si pagano solo gli interessi rimandando il rimborso della quota capitale.

Possono essere garantiti da consorzi fidi, usufruendo eventualmente delle convenzioni stipulate con le banche, diminuendo ulteriormente l’interesse.

Sono oggetto di contributi pubblici che abbattono sia il tasso di interesse, sia le spese di garanzia.

Svantaggi: per l’acquisto di beni strumentali viene così finanziata anche l’iva, tempi di perfezionamento della pratica di alcune settimane, specie se contro garantiti da confidi.

Giovedì, 21 Novembre 2013 21:29

Consorzio Fidi (CONFIDI) - Credito in pillole

Consorzio italiano di garanzia collettiva dei fidi, un vantaggioso fondo di garanzia per le pmi

I ConFidi, sotto forma di cooperative o di consorzi, sono delle imprese autorizzate dalla Banca d'Italia che intervengono a garanzia dell'impresa debitrice nei confronti dell'istituto di credito.

I vantaggi di rivolgersi ad un Confido sono:

  • aumento della capacità di accesso al credito, in quanto diminuisce il rischio per la banca;
  • tassi d'interesse vantaggiosi, perchè spesso i Confidi hanno convenzioni con gli istituti bancari per i tassi da applicare;
  • miglioramento del rating in quanto la banca sarà meno esposta nei confronti dell'azienda

Ultimo vantaggio:

i ConFidi sono molto graditi alle banche in quanto queste per ogni euro prestato devono accantonarne uno a riserva, avendo una garanzia del ConFidi, per esempio del 50%, l'importo accantonano a riserva è la metà.

In questo modo le banche dispongono di più liquidità per finanziare le aziende, in quanto è minore l'accantonamento al fondo di garanzia.

Metodo di riduzione del deposito cauzione

Le garanzie fideiussorie, che sostituiscono i depositi cauzionali o permettono l’accesso a concorsi o bandi pubblici, evitando l’impiego di liquidità aziendale che può essere così destinata ad altre finalità.

Svantaggi:

  • strumento non sempre facile da ottenere
  • costo dell’operazione a volte elevato.

Incasso anticipato dei crediti commerciali

Consente l’affidamento dei propri crediti commerciali presenti e futuri, e conseguente incasso anticipato, mediante due soluzioni:

  • pro soluto con accollo del rischio insolvenza al cessionario (factoring)
  • pro solvendo con accollo del rischio insolvenza al cedente

Svantaggio:

  • operazioni possibile sussistendo determinati presupposti, elevato costo del pro soluto.

Monetizzazione anticipata dei crediti

Permette di monetizzare, in anticipo rispetto alla loro scadenza, i crediti vantati verso la clientela.

L'affidamento è concesso in funzione della successiva cessione dei crediti, che possono essere rappresentati da contratti, fatture, ricevute bancarie o da documenti commerciali in genere.

Questa tipologia di affidamento è comunemente definita anche come anticipazione o fido salvo buon fine.

Vantaggio:

  • Permette di monetizzare, in anticipo rispetto alla loro scadenza, i crediti vantati verso la clientela.
  • Il fido è concesso in funzione alla successiva cessione dei crediti, che possono essere rappresentati da contratti, fatture, ricevute bancarie o da documenti commerciali in genere.

Svantaggio:

  • Rischio di alterazione del proprio rating per clienti insolventi, tasso di interesse non sempre vantaggioso.

Giovedì, 14 Novembre 2013 12:34

Rating bancario - Credito in Pillole

Cos'è il rating, come una banca valuta la capacità di accesso al credito di un'impresa

Il rating è una pagella che le banche attribuiscono alle aziende.

Ogni banca ha il suo criterio di valutazione e la propria pagella, quindi è bene richiedere il rating alla banca per conoscere la propria valutazione e per capire il criterio di valutazione della banca, diverso per ogni banca.

Alla valutazione del rating influiscono molteplici fattori:

  • inanzitutto il bilancio, la cui importanza è sempre più fondamentale
  • la storicità dell'azienda e l'affidabilità che ha garantito nel tempo